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In seguito a traumi o carie profonde è necessario ricorrere alla devitalizzazione.
Operazione chirurgica completamente indolore, la devitalizzazione prevede la rimozione della polpa dentale e dei nervi in modo da placare il dolore del paziente e riparare il dente compromesso.

Il dolore acuto a un dente è spesso sintomo di un’infiammazione acuta o di un’alterazione del tessuto pulpare che richiede un immediato intervento del dentista.

Se siete curiosi di scoprire come avviene la procedura di devitalizzazione, quanto dura e tutti i dettagli utili rispetto all’intervento, proseguite nella lettura di questo approfondimento dedicato, insieme al Dottor Diego Cappi.

Quando è necessaria

I fattori che possono causare la necessità di devitalizzare un dente possono essere:

Come avviene la devitalizzazione

A tutti coloro che dovranno affrontare una devitalizzazione vorremmo dire di stare tranquilli:
l’intervento viene eseguito in anestesia locale e non causa il minimo dolore.
Nella prima seduta, il Dottor Cappi inserirà una diga dentale, piccolo fazzoletto in lattice, che permetterà di isolare al meglio il dente infetto, proteggendo il resto della dentatura sana da eventuali scorie.

Successivamente si procederà con la foratura della corona del dente che consentirà di raggiungere il tessuto pulpare e le radici e rimuovere la polpa infetta mediante la lima canalare.

Dopo un’accurata pulizia di tutti i residui batterici, il Dottor Cappi procederà con la disinfezione del canale radicolare e il riempimento con un materiale biocompatibile, chiamato guttaperca.

Per concludere la prima fase di trattamento e consentire al paziente di svolgere correttamente le funzioni masticatorie, il Dottore applicherà un’otturazione provvisoria. Una volta diminuita l’infiammazione gengivale dell’area coinvolta, si potrà procedere con la ricostruzione definitiva del dente e un’eventuale copertura con capsula dentale.

In che modo si differenzia da un’otturazione

La devitalizzazione rispetto all’otturazione prevede la perdita di vitalità del dente stesso, a differenza della seconda dove vengono mantenute terminazioni nervose e radici.

Come comportarsi dopo l’intervento

Nei giorni successivi al trattamento si potrebbe avvertire sensibilità dentale e un leggero fastidio nella zona trattata. È consigliabile evitare di masticare sul dente devitalizzato, per non sovraccaricare la guarigione della gengiva e consentire una rapida riabilitazione del dente.
Nel caso in cui si percepisca un fastidio entro le 24/48 ore dall’intervento sarà possibile assumere antidolorifici, previa prescrizione medica.

In generale non vi sono particolari accorgimenti da seguire: resta importante mantenere una corretta igiene orale per evitare accumulo di placca e batteri.

Se vorresti ulteriori chiarimenti rispetto al trattamento di devitalizzazione, contattaci e saremo lieti di rispondere alle tue domande.