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Il dolore cervicale interessa il collo nell’area della colonna vertebrale più vicina alla testa.

Sebbene si tratti di due aree distinte e apparentemente sconnesse tra loro, cervicale e mal di denti possono essere connessi.

Per spiegare questo fenomeno oggi ci affidiamo al Dr. Cappi. Continua a leggere per saperne di più.

Dolore cervicale e mal di denti, come possono essere connesse le patologie?

Per prima cosa bisogna sottolineare non sempre le due problematiche sono connesse. Infatti, il fenomeno si verifica solo se il paziente presenta una malocclusione, ovvero una chiusura non corretta delle due arcate dentarie e una posizione dentale scorretta. Oppure potrebbe anche essere dovuta ad una mancanza di uno o più denti o al loro non corretto allineamento. Questo perché una condizione del genere potrebbe portare a sviluppare disturbi legati all’articolazione temporo-mandibolare, condizione che a lungo andare provoca disturbi con sintomi dolorosi che si irradiano anche alla zona del collo e quindi della cervicale. 

Infatti, in presenza di una malocclusione la mandibola eserciterà i movimenti di apertura e di chiusura in modo sbilanciato e non simmetrico, provocando delle tensioni muscolari. Le quali cercheranno di trovare un compenso sfruttando i muscoli e i nervi adiacenti, come quelli della cervicale, da qui l’insorgere del problema della cervicale. 

Per avere certezza del collegamento però opportuno fare una visita da un dentista specializzato in gnatologia, che si occupa dei disturbi del complesso cranio-cervico-mandibolare.

Come si può porre rimedio al mal di denti che causa la cervicale

Essendo un dolore “conseguente” ad un altro problema per poter curare la cervicale, quindi, bisogna fare in modo di riassestare i denti in una posizione corretta. 

Il rimedio più diffuso ed efficace è l’utilizzo del bite. Il bite è un dispositivo medico costruito su misura sulla dentatura del paziente con l’obbiettivo di compensare la chiusura errata delle due arcate dentarie tra loro, scaricando le tensioni muscolari su di esso e non sui muscoli e sui nervi, come invece accade senza.

In questo modo si curerà in un primo momento la malocclusione, e poi di conseguenza troverà una soluzione anche la cervicale

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