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Un sorriso a 32 denti”, questa frase è un modo di dire molto comune che sicuramente ognuno di noi ha sentito almeno una vola nella vita legandolo ad un sentimento di felicità. Ma cosa potrebbe succedere se il numero dei denti aumentasse, se il sorriso dovesse diventare a 33 o 34 denti? Il senso della frase, in realtà, dovrebbe cambiare.

La presenza di denti sovrannumerari potrebbe spaventare in molti, ma non preoccupatevi: Dr. Cappi è qui per spiegarvi la patologia e per capire se è il caso di intervenire o meno.

Che cosa sono i denti sovrannumerari?

Il nome scientifico di questa patologia è iperdontia. I denti sovrannumerari sono, di base, denti in più rispetto a quelli che comunemente nascono ne vari incavi delle nostre gengive. Possono però comparire ovunque nel cavo orale.

Questi denti nella gran parte dei casi sono veri e propri denti completi e formati ma possono anche essere denti dismorfici, ovvero dalla forma e dimensioni anomale rispetto a quelle del dente sano, o rudimentali, quando non sono completamente sviluppati.

A livello clinico rischiano di procurare diverse problematiche, dalla malocclusione, alla rotazione dei denti adiacenti ma anche sovraffollamento dei denti. In generale poi questa patologia rende difficoltoso il normale processo di pulizia quotidiano e quindi favorisce la formazione di placca batterica che porta all’accumulo di carie e alla periodontite.

Quando intervenire per curare?

L’iperdontia rischia di creare due principali effetti spiacevoli: uno strettamente legato alla salute ed uno estetico. Visivamente infatti un dente aggiuntivo compromette la simmetria del sorriso, questo potrebbe sembrare un danno minore, ma psicologicamente può procurare avversione nel paziente. Dal principale punto di vista della salute, poi, si incorre in un generale peggioramento delle condizioni della bocca.

Se il dente però riesce a ritagliarsi un suo spazio, in cui non crea problemi alla masticazione, non risulta particolarmente spiacevole alla vista, e si trova in un punto accessibile per la pulizia, si può decidere di non intervenire e lasciarlo dov’è. Bisogna però tenere bene a mente che, in questo caso, ha bisogno di un numero di cure aggiuntive.

La diagnosi su come procedere in ogni caso deve essere formulata da un professionista.

Il Dr. Diego Cappi, insieme al suo Team di esperti, è pronto ad offrirvi tutto il suo supporto per affrontare questa situazione e decidere come intervenire. Prenota la tua seduta!